Non so cosa ci faccio a quest'ora al computer. Poco fa avevo tante frasi e pezzi di discorsi in mente, mentre guidavo verso casa nella notte, ma ora alla luce del monitor non hanno più lo stesso fascino. Sentirsi triste in una macchina che affonda nella nebbia è tutt'altra cosa che dichiararlo qui con poche parole sbrigative. Ora non so che raccontarvi, non so spiegare. Prima, prima era diverso, dovevate esserci prima, dovevate guardare dentro al buio insieme a me. Ma non posso aspettarmi che siate interessati alla mia prospettiva come lo sono io, e poi avreste comunque visto in modo differente. E' tutto un pasticcio. Sto parlando di solitudine? Dove conduce il mio discorso? Non ho un fine, non esercito controllo su quello che scrivo, è piacevole. Domani, con tutta probabilità, rileggendolo ne riceverò l'effetto di una disgustosa nausea post sbornia.
Mi correggo, ho riletto ora. Bah.
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