26 febbraio 2012

Zoonimi totemici nel dialetto bolognese...

...ora che ho messo un punto lì (più o meno), posso tornare a scrivere qui.
Se l'argomento è così eretico come sostiene il prof, allora il giorno della laurea ci sarà da divertirsi. Consiglio a tutti di portare marshmallow da abbrustolire sul fuoco del rogo.


P.S. Che è poi una di quelle cose che devo riuscire a fare prima di morire.

10 febbraio 2012

Quel che la Volpe disse del Leone

A detta di Fox, noi Leoncini siamo troppo orgogliosi, in particolare troppo orgogliosi per chiedere amore anche quando ne avremmo bisogno.
E non m'importa poi molto se non tutti i Leoni sono così, o se lo sono anche gli Arieti o i Sagittari, per quanto mi riguarda è terribilmente vero, e il mio cuore orgoglioso si accontenta che almeno qualcuno ogni tanto se ne accorga.

8 febbraio 2012

Stomaco-piede

Ho urgenza di dire una "cosa", ma mi sono accorta d'essere schiava della forma, e la forma richiede tempo, e il tempo smorza l'impulso a scrivere, e la "cosa" verrà t r a l a s c i a t a, a b b a n d o n a t a  e  i n f i n e  d i m e n t i c a t a  a   a    a     a      a.
Salvo per la scia lasciata dal pensiero della "cosa" trascinatosi dall'inizio a qui come un triste piede di lumaca.

5 febbraio 2012

Matita

Contemplo incuriosita le mie facoltà autodistruttive: quello che sono capace di buttare via, io che conservo da anni una scatola piena di minuscoli mozziconi di matita. Di tutte le matite con cui ho mai scritto.
Non riesco a decidermi a considerare morta una matita, ma sistematicamente uccido l'oggetto di ogni mio desiderio. Chiedo solo di capirne il perchè.

3 febbraio 2012

Melancholia

Melancholia di Lars Von Trier è come dovrebbero essere i film alta tensione: ovvero senza un mucchio di roba. Senza fughe dell'ultimo minuto da fiumi di lava telecomandati, senza voragini che si aprono al suolo nel momento preciso in cui l'aereo si stacca da terra, senza scienziati non creduti, folle urlanti, eroi improvvisati, e senza che ci sia bisogno d'abbattere ogni volta la Statua della Libertà.
Tolto tutto eccola finalmente la tensione, lì dov'è sempre stata, ma dove avevi smesso di guardare: dietro un paio di palpebre chiuse.