24 dicembre 2012

La verità

Vogliamo la verità nella convinzione che, tutto sommato, essa sia simile a come l'abbiamo sempre immaginata.
Non c'è nulla di più imprevedibile, invece.

15 dicembre 2012

Ma sarò rimbambita!?

Ho passato metà della mattina senza accorgermi d'avere ancora addosso i pantaloni del pigiama.

13 dicembre 2012

Come c'è finito

il gel ai semi di lino in frigo nello scomparto delle cipolle??
Oggi sì che avrò i capelli profumati!

12 dicembre 2012

9 dicembre 2012

ottava traccia

fuga caduta verde luce stagioni vuoto fuoco

li ho attraversati tutti

e oggi, ferma al trentatreesimo minuto e trentatré secondi della mia vita, ascolto il silenzio che segue.


Tutte le spiegazioni qui.

3 dicembre 2012

Il titolo è quella cosa che ti fa perdere tempo dopo che hai finito di scrivere un post e non hai più voglia d'aggiungere altro

Ed io, che queste giornate le vorrei passare da innamorata, scopro che sbaglio anche soltanto a pensarla una cosa del genere.
Significherebbe che non so stare da sola e che non basto alla mia felicità, il che dovrebbe dirla lunga su che razza di persona sono. Sento un vuoto che non dovrei sentire, una mancanza che non dovrei provare, uno spazio che non ci dovrebbe essere. Le persone sane sono piene fino all'orlo di qualcosa, non so di che si tratti, solido, liquido, spirituale, probabilmente c'è anche un po' di neve finta in sospensione, che se le scuoti gliela vedi scendere dietro le palle degli occhi, insieme a uno sguardo muto di somma beatitudine. Le persone sane sono graziosissimi gingilli.
Le persone malate, invece, se le scuoti fanno un terribile fracasso, con tutti quei pezzetti staccati che cozzano dentro al vuoto, rischi pure di farti male. Le persone malate possono ferire, meglio tenersi alla larga.
Ed io, che vorrei amare, scopro che non sono meglio di chi beve per dimenticare, di chi compra per accumulare, di chi inganna se stesso per vivere.

25 novembre 2012

In un giorno come questo

Non mi piace pubblicare musica in due post consecutivi - fatti miei - ma ho avuto questa canzone in testa per tutto il giorno - parole che ne hanno chiamate in causa altre - e la devo appoggiare da qualche parte prima d'andare a dormire o la ritroverò sparsa ovunque nel letto. Provateci voi a prendere sonno con una canzone dai piedi freddi come unica compagnia.




(Non voglio che Clara, In un giorno come questo)

22 novembre 2012

La canzone delle 14:47 pubblicata alle 14:46 (come sono avanti)

Shiftee by The Broken West on Grooveshark

(The Broken West, Shiftee)

I Can't Go On, I'll Go On, per inciso, è un capolavoro di titolo per l'album. Sublime rappresentazione di certi - non infrequenti - stadi dell'esistere.

21 novembre 2012

Vedo

Appuntato al velluto della notte un tondo di luna, inutile medaglia al valore per malinconici ignoti.

18 novembre 2012

Mai stata più buona

Un cuore amaro di cioccolato triste nascosto da leggeri sorrisi di granella.

9 novembre 2012

Malus Coccinella


E i suoi labbri, un poco screpolati dal freddo, somigliavano a certi frutticini rossi (sempre un poco rosicchiati dagli scoiattoli, o dai conigli selvatici), che crescono a Vivara.
(Elsa Morante, L'isola di Arturo)

27 ottobre 2012

Sabato



I muffin alla zucca. Non perché Halloween incombe, ma per giocare alla vita che vorrei, in una casa odorosa di cannella e luminosa come miele.

24 ottobre 2012

Minuti d'ovatta

Ho sempre bisogno di un'enorme quantità di tempo, ma non è uno spreco. Mi serve da avvolgere intorno alle cose spigolose, come imbottitura.

21 ottobre 2012

Episodio per chiudere in maniera irritante una giornata tristemente manchevole

Ho scritto a mente un intero post mentre mangiavo la cena, uno di quei pezzi particolarmente ispirati e profondamente intuitivi, e adesso non ricordo più nemmeno l'argomento. Avrei dovuto appuntarmelo in salsa verde su carta di tovagliolo, ma ormai è tardi per farsi venire certe idee.

19 ottobre 2012

Delizia per le mie orecchie

e si scambiavano frantumi di suono, una poltiglia di sillabe balbe rimasticate in eterno da mascelle senili

(Gesualdo Bufalino, Diceria dell'untore)

11 ottobre 2012

Music for invisible people

Conobbi qualcuno così, col potere d'essere invisibile quando voleva, e anche quando non voleva a dire il vero (ma è pur sempre un potere, no? Non vogliamo essere troppo fiscali).
E c'è un intero album dei Melodium per persone del genere, ...for invisible people. 
For you.

Saturday Morning by Melodium on Grooveshark

(Melodium, Saturday morning)

7 ottobre 2012

Visioni

Le cose migliori accadono quando non ci pensi, quando te ne dimentichi, quando non le cerchi, quando guardi altrove.

...

Smettila di guardare!! >_<

Also capture...

Quante scene restano immortalate dalle telecamere di sicurezza delle città! Scopro adesso una pubblicità della Coca Cola piuttosto toccante (lo ammetto, talvolta mi lascio contagiare anch'io da certi buoni sentimenti, vedete voi se riuscite a resistere). Trovata efficacissima.


6 ottobre 2012

La città incantata

Non sono una grande fan dell'animazione e del fumetto giapponesi, soprattutto considerando che ci sono folti gruppi di persone che vanno giù di testa per manga e affini. Certo non posso parlare da esperta, ma il poco che ho visto mi è sempre sembrato piuttosto distante dal mio gusto estetico: pur riconoscendo la maestria di certi disegni mi lasciano abbastanza indifferente e di conseguenza finisco per non interessarmi nemmeno alle storie ad essi connesse.
Per questo è con riluttanza che mi sono convinta a guardare i lavori di Miyazaki (e soltanto per onorare tutte le recensioni entusiastiche sul suo conto), e devo ammettere d'esserne rimasta piacevolmente colpita. Mi riferisco in particolare a La città incantata meritevole almeno di una visione per la bellezza dei personaggi e il piacere con cui, di fronte a certe trovate sceniche e narrative, ho riscoperto un'estasi bambina. Forse un po' debole sul finale, ma è una pecca che gli si può concedere. Per il resto incantata e incantevole.

1 ottobre 2012

Questa Tizia ha certe fisse, che tira fuori sempre lo stesso autore e sembra esista soltanto lui

L'infanzia è ormai agli sgoccioli; siete pronti a reggere il peso della verità. La verità è che l'eroismo dei vostri passatempi infantili non era un vero valore. Era teatro. Il grande gesto, il momento della scelta, il pericolo mortale, il nemico esterno, il risultato della battaglia cruciale che risolve tutto: tutto concepito per apparire eroico, per entusiasmare e gratificare un pubblico. Un pubblico -. Ha fatto un gesto che non so descrivere: - Signori, benvenuti nel mondo della realtà: non c'è pubblico. Nessuno che applauda, che ammiri. Nessuno che vi veda. Capite? Ecco la verità: il vero eroismo non riceve ovazioni, non intrattiene nessuno. Nessuno fa la fila per vederlo. Nessuno se ne interessa.

(David Foster Wallace, Il re pallido)

L'ultimo romanzo. E sono agli sgoccioli. E non ce ne saranno altri.

26 settembre 2012

ha ha ha




you would
give anything to change back
to when
the waves
were smaller
and you could jump
over
change back
to when you laughed
easy
and all your moves
were childlike.


(Lisa Germano, Bad Attitude)

19 settembre 2012

Gel ai semi di lino

Volendo limitare l'acquisto di prodotti per l'estetica quasi sempre nocivi, inquinanti, inutili e spesso costosi, ogni tanto mi cimento in soluzioni casalinghe.
Su internet di ricette se ne trovano a bizzeffe, ma uno dei requisiti essenziali, per me, è la facile reperibilità degli ingredienti (e con questo intendo materie prime di competenza della grande distribuzione organizzata: vale a dire il supermercato più vicino; o, volendo proprio rendermi felice, qualche erbetta del campo sotto casa. La sottoscritta infatti è troppo pigra per andarsene a caccia dell'alga vattelapesca, o dell'argilla dovechessia, oltre a essere contenuta da questioni di budget).
La preparazione è la parte che preferisco, quando gli elementi dosati, spremuti, tritati, confluiscono nel calderone magico e mutano la loro essenza sotto i colpi del cucchiaio. Fin qui è tutto entusiasmante, ma nove volte su dieci il risultato finale non sarà quello sperato, è un dato con cui bisogna a fare i conti.
Sporca troppo, non funziona, cola ovunque, va tenuto in posa dodici ore, bisogna spalmarlo ogni giorno, due volte al giorno, due volte all'ora. Per un mese. Un anno. Un lustro.
La delusione è dietro l'angolo, ma lo è anche la ricetta ideale, e ultimamente ne ho scoperta una eccellente per i capelli ricci (o aspiranti tali) che ha determinato l'estinzione dei flaconi di spuma (o mousse) arricciante dall'armadietto del bagno. Buahahah... alla faccia vostra multinazionali cosmetiche!
La cosa bella è che servono soltanto acqua (la consigliano distillata, io adopero quella del depuratore) e semi di lino (pare siano meglio quelli scuri):

300 ml d'acqua
40 gr di semi di lino

Tutto qui.
Poi c'è chi aggiunge sale, miele (non ne ho testato gli effetti), olii essenziali profumati (non necessari visto che shampoo e balsamo profumano già abbastanza), e così via.
Dalla bollitura* dei semi si ottiene comunque già di per sé un gel consistente e di brutto aspetto appena fatto (sembra la gelatina mostruosa di certi giochi per bambini), ma invisibile e inodore sui capelli asciutti ed efficace come una spuma (senza però siliconi o altra robaccia).
Io lo conservo in freezer e ne scongelo un cubetto quando serve.
Assolutamente da provare!

* non mi dilungo su tempi e modi perché si trovano diffusamente spiegati in rete.

17 settembre 2012

Pettirosso murazzurro


Le pareti della cucina dipinte della nuova tinta sono perfette per accogliere un ospite alato discretamente appollaiato sul porta strofinacci. Sono davvero soddisfatta del risultato, anche se non è tutta farina del mio sacco avendo sfruttato le doti artistiche di una mamma pittrice. Ora c'è soltanto da sperare che al primo colorarsi delle bacche in giardino non gli venga voglia di prendere il volo.

10 settembre 2012

Breve sproloquio

Inizio
Ho un pollice ustionato, pulsa e si lamenta, vittima delle candele che maneggiamo durante ogni spettacolo di danza e di un accendino poco collaborativo. Lui grida mentre io devo dormire, domani ho il mio primo colloquio di lavoro, perciò devo dormire sul serio. Ma non sto dormendo. Scrivo invece, perché sono in ansia, e vorrei che qualcuno fosse sveglio per farmi ragionare, e per farmi dormire. Nessuno però si addormenta mai dopo di me.
Fine

7 settembre 2012

Negli ultimi vent'anni ho capito cosa significa la felicità. Vorrei poter scrivere di più sull'argomento, ma ha a che fare con l'amore, e l'amore è la più bella di tutte le frustrazioni, perché è più di quanto uno possa esprimere.

(dal film Charlot di Richard Attenborough)

 Impressionata da quanto di mio ci sia in due righe scritte da altri.

1 settembre 2012

Seme di girasole


Tutto un altro apparire rispetto al fiore, è sobrio ed elegante. Il minimalismo dei semi impone che le parole siano poche e misurate perché una qualunque esuberanza in questo caso sarebbe fatale alla visione.
Assaporate.

30 agosto 2012

Happy ending

Di lui so che mi vorrà più bene nel ricordo di quanto me ne avrebbe potuto volere - e probabilmente di quanto me ne abbia mai voluto - standomi realmente accanto.

29 agosto 2012

Accaduto a luglio e pubblicato ad agosto

Ci siamo tutte emozionate quando la ragazza con la grossa macchina fotografica è sbucata dalla folla chiedendoci uno scatto per la rivista Snap. Noi (già euforiche di musiche e lustrini) abbiamo cercato di sfoggiare il migliore dei sorrisi. Poco importava che nessuna conoscesse il nome della rivista, con addosso i panni dell'odalisca puoi sempre fingere un fuggevole episodio di divismo e divertirti come non mai.

21 agosto 2012

U_U

Ho appreso che il mio charme funziona ancora.
Benone, forse un giorno riuscirò finalmente a indirizzarlo.

P.S. tanti auguri a me 

19 agosto 2012

Articoli di lusso per la cucina

Qualcuno è capitato nel mio blog usando come chiave di ricerca presine capriolo.
Non so se essere più divertita dall'accoppiata di parole, o dal fatto che essa conduca qui. Sono piuttosto certa di non aver mai menzionato le presine di capriolo (fino ad ora).

12 agosto 2012

Rue des Cascades

Da un paio di giorni non ascolto altro che la musica di Yann Tiersen, si vede che ne ho bisogno a un qualche livello inconscio (a proposito di inconscio, stanotte ho inanellato una serie di sogni, tra cui la neve d'estate, e non è la prima volta, e chissà che significa allora).
Pertanto, mi assento per un breve periodo (causa vacanze) e vi lascio a lui. 
Stavo per chiudere con un bacio, ma che mi viene in mente!? (si vede che ne ho bisogno a un qualche livello inconscio).




(Yann Tiersen, Rue des Cascades)

10 agosto 2012

Qualcosa sulle Olimpiadi

Avremo anche perso la partita, ma il commento tecnico della pallavolo è un piccolo capolavoro di acrobazia linguistica. Spettacolare Lucchetta.

4 agosto 2012

Per un paio di scarpe

Quando esco di casa vengo presa dall'idea che potrei incontrarti, sebbene la cosa sembri alquanto improbabile, e un po' ridicola, ora che ne parlo. Gli sconosciuti, là fuori, hanno spesso qualcosa che ti somiglia, e certi mi fanno sussultare, come se tra l'essere te e il non essere te potesse esistere un qualche grado intermedio, un'approsimazione. Per esempio il ragazzo che ho notato in treno tornando da Venezia di sbagliato aveva soltanto le scarpe (e dato che mi ci sono volute parecchie occhiate per capirlo potete immaginare cosa stesse accadendo nel frattempo al mio battito cardiaco). Non è previsto un premio per esserci andata vicino?

30 luglio 2012

Camera con replica

                                                       C'è una sola cosa impossibile, ed è amare 
                                                                                                    e separarsi

Rivorrei la prima volta con un film come Camera con vista, ma ormai sarò alla decima. Dovrò decidere di smettere di guardarlo per non rischiare mi venga a noia, prima o poi.

25 luglio 2012

Segrete stanze e sudate carte

Non so perché mi soffermo sempre meno qui sul blog, ci sono numerosi argomenti di cui vorrei parlare, alcuni aspettano da mesi e li scrivo e riscrivo mentalmente quasi ogni sera, al buio, in attesa di prendere sonno (la scrittura mentale mi ha sempre dato grande soddisfazione sottraendosi alla pratica snervante della rilettura e correzione ossessiva che genera spirali di disgusto, irritabilità, e mal di testa. Quando compongo mentalmente i miei pensieri posso soffermarmi al più su una frase alla volta, l'ultima, la più recente, l'unica che ancora trattenga della catena di frasi che l'hanno preceduta, e non importa quanto queste siano state imperfette, è come un delitto senza prove e senza testimoni, senza neppure vittima o assassino (ecco, se scrivo a mente, un pensiero insensato come questo scorre via senza ripensamenti, e io non mi devo interrogare sull'oppurtunità di lasciarlo o di sbarazzarmene, come sto facendo ora). Quando scrivo in questo modo non ho bisogno di scrivere realmente bene per sentirmi bene, perché in ogni caso mi sembra sempre di scrivere bene (e tra l'altro non mi serve usare corsivi o aggiungere punteggiatura, o preoccuparmi delle ripetizioni, o della struttura logica del discorso, in una parola non mi devo affacendare per farmi capire). E non devo ricordarmi di chiudere parentesi aperte chissà dove).
Per esempio, sebbene volessi precipitarmi a darne notizia sin dal primo giorno del suo arrivo, ci ho messo quasi due settimane a pubblicare una foto come questa. 

Il nuovo gattino che approfitta  di un colpo di sonno di Teo per  gironzolargli intorno impunemente

Credo che il blog inizi a darmi un po' di malinconia.

9 luglio 2012

Oh, life
from Nothing to Nothing
all the way through this Too Less



(Dead Cat in a Bag, Wither)

6 luglio 2012

Chiacchiere da comodino

Mi fai impazzire quando ti presenti in sogno, inaspettato. Ma, potessi invitarti, lo farei ogni sera.

L'abbraccio (ovvero: se Klimt fosse stato una carota)

Ecco le carotine come nascono O_O

28 giugno 2012

la Canzone

La canzone che più di ogni altra descrive quello che è il mio stato d'animo per la maggior parte del tempo che trascorro cosciente ha un testo di sei parole, sei parole ripetute, ma pur sempre sei, che è un numero piuttosto piccolo, ma evidentemente efficacissimo.



(A Toys Orchestra, Asteroid)

Domani concerto a Bologna (notizia che doveva essere il soggetto del post, con tutta la contentezza che ne consegue e bla bla bla).

22 giugno 2012

Bellydancer all'opera

Si continuerà a danzare tutta estate e chissà se prima o poi le nostre scenografiche candele daranno fuoco a qualcosa, come si è temuto fin dal principio, o se piuttosto dovranno fare i conti con il vento come nell'ultima esibizione casalecchiese (freddo, scialletti sulle spalle, piedi scalzi e fiammelle che si spegnevano di continuo: sembravamo un gruppo di "piccole fiammiferaie" di bianco vestite).



7 giugno 2012

Ma sono... patate!


Patate in verticale come le definiscono alcuni, o patate nella cassa, se preferite il tocco funebre. Il principio è semplice e lo trovate diffusamente spiegato in rete, ma, in breve, consiste nel far credere alle piante che crescono di trovarsi ancora sotto terra, persuadendole così a produrre tuberi a vari stadi di altezza, e ottenendo un buon raccolto in uno spazio ridotto. Questa la teoria. 
A me in verità non è che manchi lo spazio in giardino, però l'idea d'avere patate senza dover vangare l'ennesimo quadrato di prato, mi è parsa subito allettante. D'altro canto anche le carote le coltivo in cassetta, dove la terra è morbida e le talpe inesistenti.
Così ho segato il fondo alle casse e le ho riempite man mano di terra e paglia, e le piante sono cresciute e cresciute come il fagiolo magico, hanno prodotto foglie e hanno prodotto fiori in gran quantità, fin qui tutto bene, spero soltanto non si siano dimenticate di produrre patate!

5 giugno 2012

Post saggio, ma non si parla del saggio (dove post sta per "dopo" e saggio è quello di danza, non un uomo barbuto che vive su una montagna)

Sono molto stanca e ho un lieve mal di testa, non so cosa ci faccio qui a scrivere, vorrei essere a letto, ma l'idea di coricarsi è attraente fintanto che rimane astratta, perchè nel tempo che impiego a passare dalla veglia all'oblio divento sempre un po' triste. Lo sono già adesso, lo ero poco fa mentre mi struccavo davanti allo specchio pensando alla scena del mio film preferito, lacrime finte versate su un ombretto nero. Lacrime finte ma non menzognere. Io ho detto la verità quando invece non avrei dovuto, l'ho perso con la verità, mentre con una lieve omissione, nemmeno una bugia, potrei almeno parlargli ancora, mi manca parlargli, parlare a lui invece che al vuoto. Mi bruciano gli occhi, sono sfinita, per oggi può bastare per dormire.

2 giugno 2012

Tutto torna

Non conoscevo Jan Svankmajer e scoprire i suoi lavori ha risuscitato in me la voglia di tornare agli esperimenti di stop-motion. Sarà anche che ultimamente ho pensato molto al movimento e alla sua assenza (avevo un soggetto in mente, non oserei definirlo una storia), e la possibilità del moto immobile, realizzata in un certo senso dalla stop-motion, credo rappresenti ai miei occhi qualcosa di cruciale (sono sempre più convinta del resto che i motivi estetici non siano motivi veri, ma il risultato di altri motivi intimi, che di rado riusciamo a cogliere), qualcosa che necessiti d'essere indagata (sempre che io non torni a deprimermi rendendo così totalmente inutile il mio apparato cerebrale).

28 maggio 2012

L'amore ai tempi del telefono

Il mio ragazzo sa essere molto dolce. Di certo mi pensa sempre, infatti mi invia un sacco di messaggi sul cellulare scrivendo cose carine tipo "solo x TE", o "rispondi SI" (quando non vede l'ora di passare un po' di tempo insieme). Con ciò non voglio dire che TIM sia perfetto, ma è gentile, premuroso, e fedele, ci siamo conosciuti 10 anni fa e da quel momento non mi ha più lasciata. Se questo non è amore!

25 maggio 2012

Cane a muso in giù

Il mio corso di yoga! Non ho resistito a postare lo spezzone andato in onda durante la puntata di Comuni alla Ribalta dedicata a Casalecchio di Reno. Ci sono il parquet, le coperte tutte diverse, e gli alberi fuori dalla finestra, e c'è Daniela. Lei mi piace soprattutto perchè non riesco a immaginarla alzare la voce, eppure, quando parla, non si può fare a meno di ascoltare.


20 maggio 2012

Ancora scossa

Adesso so che le ante dell'armadio sono un sismografo migliore del gatto, e che la prima cosa a cui si pensa in genere riguardo al terremoto non è il rumore, ma, in effetti, è la prima che si sente, soprattutto alle 4 di notte, quando a svegliarti è quell'orrida voce incapace di parole.

15 maggio 2012

(Soap&Skin, Marche Funèbre)

9 maggio 2012

Tiziarottacercapezzi

Il blog sembrava avere un senso quando scrivevo nella convinzione che se qualcuno là fuori fosse riuscito ad amare le mie parole poi avrebbe trovato facile fare lo stesso con me. Una tale illusione non è più possibile, e ora sento d'aver detto troppo e quasi ne provo vergogna: il silenzio mi attrae come una terrificante vertigine.

6 maggio 2012

Soggetto a crolli

Lo spavento, il dolore, la rabbia, l'ansia, il sollievo, non riesco a capire cosa ne sia stato di questi sentimenti, se mi hanno cambiata, se avrebbero dovuto farlo, o in che modo, so soltanto che l'esistenza non mi è mai sembrata più incerta di così, illogica, scoordinata, irrimediabilmente franosa, un pessimo terreno su cui costruire.

29 aprile 2012

Rifuggo un uomo e questo mi offre fiori, cioccolatini, ristoranti di lusso, concerti, profumi, vestiti, viaggi, che amarezza.

28 aprile 2012

Good morning

Ti svegli cadavere, in una pozza di pensieri appiccicosi che fanno da cuscino al cranio disfatto.

24 aprile 2012

Patum

Se ciascun cuore prima di rompersi può battere al massimo un certo numero di volte, quel numero lo sto raggiungendo al ritmo di una carica di cavalleria.

18 aprile 2012

Questa


Questa è l'etichetta di una borsa. Questa non ha alcun valore, ha invece un nome di quattro lettere stampato sopra e altre informazioni sul retro, POLIURETANO declinato in sei lingue. Questa si trova sul mio comodino da mesi e sono incapace di buttarla via. Alcuni giorni fa l'ho girata - POLIURETANO POLYURETHANE POLYURETHAN POLYURETHANE POLIURETANICA POLIURETANO - per non leggere le quattro lettere. Le quattro lettere sono una persona, ed ecco la magia dei simboli, il potere dei nomi, la ricerca dei significati. Mi dico che è una nobile arte, una quête, eppure qui e ora mi sento sciocca come se infine cadessi, avvinta da superstizione.

15 aprile 2012

Atlas

La mia più recente droga. I sette minuti della versione integrale iniettati nel cervello sono stupefacenti.



(Battles, Atlas)

14 aprile 2012

È soltanto sfortuna la mia

...but no one's in your head
'cause you're too smart to remember
you're too smart
lucky you.



(The National, Lucky you)

12 aprile 2012

Astinenza

A pagina 1033, dove avevo tracciato alcuni segni a matita un paio d'anni fa:
«E contavo i giorni. Ero orgogliosa di ogni giorno che riuscivo a starne fuori. Ogni giorno sembrava essere la prova di qualcosa, e li contavo. Li sommavo. Li mettevo in fila uno dietro l'altro. Lo sai?» [...]  «E poco dopo diventava... improbabile. Come se ogni giorno fosse una macchina che Knievel doveva saltare. Una macchina, due macchine. Quando mi rendevo conto che ero arrivata, diciamo, a 14 macchine, cominciava a sembrarmi un numero esorbitante. Saltare sopra a 14 macchine. E poi il resto dell'anno, guardando in avanti, centinaia e centinaia di macchine, e io nell'aria che cercavo di saltarle». Smise di toccarsi la testa e l'abbassò. «Chi avrebbe potuto farcela? Come avevo anche solo potuto pensare di farcela in quel modo?»
E più avanti:
Sentire che non ce la fai e devi farcela per forza [...] Sentire il dolore di ogni secondo che passava. Vivere un secondo alla volta. Suddividere il tempo in tante microunità. L'astinenza. Ogni secondo: si ricordava: il pensiero di sentirsi come si sentiva in questo secondo per altri 60 di questi secondi - non poteva farcela. Non poteva farcela. Doveva costruire un muro intorno a ogni secondo per sopportarlo.
[...] Resistere. Nessun singolo istante di quel dolore era insopportabile. Eccolo qua un secondo: lo aveva sopportato. Insopportabile era il pensiero di tutti gli istanti in fila, uno dietro l'altro, splendenti.

                                                                                         (David Foster Wallace, Infinite jest

9 aprile 2012

for sure

Sempre qui ritorno, in luoghi che già una volta attraversai con occhi pieni di lacrime.
Non c'è da stupire. Fenomeno inevitabile - pare lo sia - per chiunque abiti una terra a forma di sfera.




(Devendra Banhart, My dearest friend)

7 aprile 2012

Stile Polaroid

Dø, A Mouthful, cover
 
Quanto mi piace questa foto impregnata di celeste su cui il mio umore nero non ha alcun effetto.

4 aprile 2012

3 aprile 2012

Caramelle amare

La speranza e la disperanza, a volte l'una, a volte l'altra. Oggi l'altra. 

24 marzo 2012

Post indegno

Assorbita dalle prove de L'italiana in Algeri non ho avuto nemmeno il tempo di fermarmi a gioire (e bere) per la laurea o di scrivere un post degno al riguardo e nemmeno questo post lo sarà, e probabilmente non ne scriverò mai uno, quindi soltanto i pochi fortunati che hanno potuto assistere all'allegro scambio di battute tra i membri della commissione conserveranno memoria dell'evento.
Tuttavia se qualcuno volesse mettere in dubbio che il tutto sia mai accaduto, guardate un po' qua in data 22 marzo chi compare sul sito ufficiale del Paradigma della Continuità!

15 marzo 2012

L'adorabile mio fratello

sostiene che sono un ristorante vuoto perchè ancora non si è sparsa la voce che da me si mangia bene.

14 marzo 2012

Cambio stagione

Guardo l'amore di cui ti sei sbarazzato, ha sempre più la forma di un abito smesso: le maniche flosce e il petto incavato, le pieghe senza sostegno. Per qualche tempo ha trattenuto il tuo odore, ora è soltanto un modello già vecchio che nessuno chiede d'indossare.
È vero dunque quel che si dice, che anche da soli possiamo amare, (è evidente) il sentimento esiste lo stesso. Esiste, ma mi domando se un mucchio di stoffa basti davvero a farmi felice.

10 marzo 2012

People are a waste of food



(The Drones, Oh my)

Oh mio dio, mio dio mio dio mio dio mio dio!!



Il problema è che i suoi quadri non so smettere di guardarli, quindi, quando sarò lì dentro, mi servirà qualcuno che mi sposti da una parete all'altra, da una sala all'altra, qualcuno che mi impedisca d'andare in confusione, e che mi tenga la testa girata in una sola direzione, perché io potrei desiderare di sbirciare a destra e a sinistra contemporaneamente e finire con il collo attorcigliato come certi personaggi dei cartoni animati.

7 marzo 2012

What can I do?

Penso al lavoro. Quel lavoro ancora da trovare, quel lavoro che occuperà più della metà delle mie future giornate, per più della metà della mia futura vita. E non è che ci penso soltanto, cerco d'essere concreta, d'informarmi, ho consultato siti, ho valutato opzioni, ho spulciato annunci, ma mi sono dovuta fermare quando Tizia è scoppiata in lacrime implorando di non mandarla in posti simili, di non costringerla a fare cose del genere, e in definitiva di non essere così crudele. Credo abbia detto proprio così: crudele.


What can I do?



(Antony & the Johnsons)

4 marzo 2012

Finding It So Hard



(Archive)

17:17, prima di piombare in un infernale silenzio.

3 marzo 2012

Compagni di gabbia

Da un po' di tempo qualcosa mi sta torturando. Temo sia giunto il momento in cui le illusioni, mirabilmente estratte dal cappello a cilindro, svelano la loro malefica natura, per poi lasciarti atterrito, circondato da bianchi conigli con troppe zampe, troppi occhi, e un unico feroce sorriso.

2 marzo 2012

I hear voices



(Devics, Distant radio)

26 febbraio 2012

Zoonimi totemici nel dialetto bolognese...

...ora che ho messo un punto lì (più o meno), posso tornare a scrivere qui.
Se l'argomento è così eretico come sostiene il prof, allora il giorno della laurea ci sarà da divertirsi. Consiglio a tutti di portare marshmallow da abbrustolire sul fuoco del rogo.


P.S. Che è poi una di quelle cose che devo riuscire a fare prima di morire.

10 febbraio 2012

Quel che la Volpe disse del Leone

A detta di Fox, noi Leoncini siamo troppo orgogliosi, in particolare troppo orgogliosi per chiedere amore anche quando ne avremmo bisogno.
E non m'importa poi molto se non tutti i Leoni sono così, o se lo sono anche gli Arieti o i Sagittari, per quanto mi riguarda è terribilmente vero, e il mio cuore orgoglioso si accontenta che almeno qualcuno ogni tanto se ne accorga.

8 febbraio 2012

Stomaco-piede

Ho urgenza di dire una "cosa", ma mi sono accorta d'essere schiava della forma, e la forma richiede tempo, e il tempo smorza l'impulso a scrivere, e la "cosa" verrà t r a l a s c i a t a, a b b a n d o n a t a  e  i n f i n e  d i m e n t i c a t a  a   a    a     a      a.
Salvo per la scia lasciata dal pensiero della "cosa" trascinatosi dall'inizio a qui come un triste piede di lumaca.

5 febbraio 2012

Matita

Contemplo incuriosita le mie facoltà autodistruttive: quello che sono capace di buttare via, io che conservo da anni una scatola piena di minuscoli mozziconi di matita. Di tutte le matite con cui ho mai scritto.
Non riesco a decidermi a considerare morta una matita, ma sistematicamente uccido l'oggetto di ogni mio desiderio. Chiedo solo di capirne il perchè.

3 febbraio 2012

Melancholia

Melancholia di Lars Von Trier è come dovrebbero essere i film alta tensione: ovvero senza un mucchio di roba. Senza fughe dell'ultimo minuto da fiumi di lava telecomandati, senza voragini che si aprono al suolo nel momento preciso in cui l'aereo si stacca da terra, senza scienziati non creduti, folle urlanti, eroi improvvisati, e senza che ci sia bisogno d'abbattere ogni volta la Statua della Libertà.
Tolto tutto eccola finalmente la tensione, lì dov'è sempre stata, ma dove avevi smesso di guardare: dietro un paio di palpebre chiuse.

29 gennaio 2012

Feist - Let it die



Hai scoperto d'aver visto l'ultima puntata di quel telefilm che... che ti eri ripromessa di non guardare più.

Gli asini non diedero calci e le tre tizie riuscirono a visitare l'ArteFiera

Come la Mary mi ha fatto notare, anche lo scorso anno, il giorno prima di visitare la Fiera d'arte di Bologna, noi due ci siamo ritrovate a parlare d'asini. Coincidenze? Misteriosi legami? Mah. Perlomeno anche stavolta il titolo del post è assicurato.
Una seconda costante è l'assenza di mie foto (cioè non foto di me, ma fatte da me), quindi vi invito ad approfittare, come al solito, del ricco apparato visivo fornito dalla Mary (qui).
E già che ci siete potreste approfittare anche del commento.
E io potrei evitare d'aggiungere altro, visto che sto scrivendo la tesi e ultimamente odio tutto ciò che le mie dita faticosamente producono battendo sulla tastiera. Come suonare Beethoven con le moffole.
[E la parola "moffola" sarà certamente la cosa migliore di questo post].
La cosa migliore della fiera sono invece le infinite possibilità di incidere, plasmare, modellare, creare che vengono offerte. Mangi di tutto ed esci sazio, anche un po' stomacato, ma con tanta voglia di metterti a cucinare.

25 gennaio 2012

Se dovessi farmi mai un tatuaggio mi tatuerei una donna tatuata di tatuaggi

Contorni neri, intarsi decorativi, elementi fitomorfi, labbra seducenti, sagome, incastri, contrasti. Ovvero tutto quello che mi affascina.

                                                   Terry Bradley








23 gennaio 2012

Stella polare

I Portishead suonano, spingo il bordo del letto e giro sulla mia sedia rotante, ripetutamente, con i piedi rivolti al soffitto, con le braccia intorno alle gambe, con la testa reclinata all'indietro, spingo il bordo del letto, e la mente si svuota e si riempie e si svuota e si riempie, spingo il bordo del letto, la musica cresce, spingo il bordo del letto, accelero, spingo il bordo, spingo.




(Portishead, Cowboys)

22 gennaio 2012

Chi ha ucciso Tizia?

Chi la seppellirà?
Chi indosserà i suoi vestiti?
Chi piangerà la sua morte?

19 gennaio 2012

Devo fare l'elenco?

...I take one one one cause you left me and
Two two two for my family and
3 3 3 for my heartache and
4 4 4 for my headaches and
5 5 5 for my lonely and
6 6 6 for my sorrow and
7 7 for no tomorrow and
8 8 I forget what 8 was for and
9 9 9 for a lost god and
10 10 10 10 for everything everything everything everything...

(Violent Femmes, Kiss Off)

15 gennaio 2012

Cinciallegra - cinciarella - cincia bigia...


... merlo - gazza - picchio muratore - fringuello - ghiandaia.
Vanno avanti così per tutto il giorno. Si litigano le arachidi, divorano grano, mais, sorgo e semi di girasole, consumano i biscotti e finiscono il pane. C'è sempre qualcuno che provvede a far fuori anche le briciole che cadono a terra, e a sera non resta più niente. Niente!
Quelli sono porcelli con le ali, altroché!
E se è vero che la cinciallegra mangia ogni giorno una quantità di cibo pari circa al suo peso, le mie, che sono all'ingrasso, arriveranno a pesare chili, e a mangiare quintali, e pesare tonnellate, e così via in una strabordante spirale distruttiva.
Poco poetico forse?

(Musica: Mogway, I know you are but what am I?)

14 gennaio 2012

pagina 24

<< Poi cambiò tutto. Durante la guerra ci fu l'inferno in terra e io non avevo niente. Avevo lasciato la mia famiglia, sai. Scappavo sempre, giorno e notte, perchè i tedeschi mi stavano alle calcagna. Se ti fermavi eri morto. Il cibo non bastava mai. Mi ammalavo sempre di più a forza di non mangiare. Non solo ero pelle e ossa. Avevo piaghe in tutto il corpo. Facevo fatica a muovermi. Non era un granchè mangiare dai bidoni della spazzatura. Mangiavo quello che gli altri non erano disposti a mangiare. Se ti adattavi, potevi sopravvivere. Io prendevo tutto quello che riuscivo a trovare. Mangiavo cose che non ti direi mai.
[...] Il peggio arrivò verso la fine. Moltissime persone morirono proprio alla fine, e io non sapevo se avrei resistito un altro giorno. Un contadino, un russo, Dio lo benedica, vide in che stato ero, entrò in casa e ne uscì con un pezzo di carne per me.>>
<< Ti salvò la vita. >>
<< Non lo mangiai. >>
<< Non lo mangiasti? >>
<< Era maiale. Non ero disposta a mangiare del maiale. >>
<< Perchè? >>
<< Che vuol dire perchè? >>
<< Come? Perchè non era kosher? >>
<< Certo. >>
<< Ma neppure per salvarti la vita? >>
<< Se niente importa, non c'è niente da salvare. >>

(Jonathan Safran Foer, Se niente importa)

13 gennaio 2012

Heart of Chambers



(Senza commento). Per il bisogno di mettere del suono là dove si insinua il pensiero. (Questo non è un commento).

(Beach House)

11 gennaio 2012

Ghiandaia marina pettolilla


Ho provato a smontarla, ma ancora non capisco come funzioni. Da che si produce l'incanto?

6 gennaio 2012

e sulle chiocciole

Vaso

Non so se si possa definire riciclaggio, perché a ben pensare queste chiocciole (decedute per cause naturali) avevano abbandonato i loro gusci nella terra, tra le foglie, dove si sarebbero pian piano frantumati, sgretolati, polverizzati, e trasformati in qualcosa di utile senza che qualcuno (io) si mettesse in mezzo. Diciamo soltanto che un certo mucchietto di gusci ha fatto una fine differente (per ora). Chissà quanto impiegherà a diventare polvere pure lui.

4 gennaio 2012

Ancora sulle capre

...o forse è sul dialetto bolognese, o sui ricordi d'infanzia, o sull'incedere speciale di certi girotondi di parole.

It cævra?
Sa san cævra?
Se ch' a san
Æt el côren?
S' ai ho el côren?
Sè ch' alj ho,
Duv' alj at?
Duv'alj ho?
In mæz al zocc,
Quant' in æt?
Quant' ai n' ho?
Fâi i cont,
Tragg in pont.

1 gennaio 2012

Microscopia



altre immagini qui

Passavo in rassegna tutto quello che avrei potuto fare, minuscola, in uno sconfinato parco di divertimenti giga-mega-sovra-dimensionati. Con questo pensiero alla mente mi sono assopita più volte felice.