29 gennaio 2012

Feist - Let it die



Hai scoperto d'aver visto l'ultima puntata di quel telefilm che... che ti eri ripromessa di non guardare più.

Gli asini non diedero calci e le tre tizie riuscirono a visitare l'ArteFiera

Come la Mary mi ha fatto notare, anche lo scorso anno, il giorno prima di visitare la Fiera d'arte di Bologna, noi due ci siamo ritrovate a parlare d'asini. Coincidenze? Misteriosi legami? Mah. Perlomeno anche stavolta il titolo del post è assicurato.
Una seconda costante è l'assenza di mie foto (cioè non foto di me, ma fatte da me), quindi vi invito ad approfittare, come al solito, del ricco apparato visivo fornito dalla Mary (qui).
E già che ci siete potreste approfittare anche del commento.
E io potrei evitare d'aggiungere altro, visto che sto scrivendo la tesi e ultimamente odio tutto ciò che le mie dita faticosamente producono battendo sulla tastiera. Come suonare Beethoven con le moffole.
[E la parola "moffola" sarà certamente la cosa migliore di questo post].
La cosa migliore della fiera sono invece le infinite possibilità di incidere, plasmare, modellare, creare che vengono offerte. Mangi di tutto ed esci sazio, anche un po' stomacato, ma con tanta voglia di metterti a cucinare.

25 gennaio 2012

Se dovessi farmi mai un tatuaggio mi tatuerei una donna tatuata di tatuaggi

Contorni neri, intarsi decorativi, elementi fitomorfi, labbra seducenti, sagome, incastri, contrasti. Ovvero tutto quello che mi affascina.

                                                   Terry Bradley








23 gennaio 2012

Stella polare

I Portishead suonano, spingo il bordo del letto e giro sulla mia sedia rotante, ripetutamente, con i piedi rivolti al soffitto, con le braccia intorno alle gambe, con la testa reclinata all'indietro, spingo il bordo del letto, e la mente si svuota e si riempie e si svuota e si riempie, spingo il bordo del letto, la musica cresce, spingo il bordo del letto, accelero, spingo il bordo, spingo.




(Portishead, Cowboys)

22 gennaio 2012

Chi ha ucciso Tizia?

Chi la seppellirà?
Chi indosserà i suoi vestiti?
Chi piangerà la sua morte?

19 gennaio 2012

Devo fare l'elenco?

...I take one one one cause you left me and
Two two two for my family and
3 3 3 for my heartache and
4 4 4 for my headaches and
5 5 5 for my lonely and
6 6 6 for my sorrow and
7 7 for no tomorrow and
8 8 I forget what 8 was for and
9 9 9 for a lost god and
10 10 10 10 for everything everything everything everything...

(Violent Femmes, Kiss Off)

15 gennaio 2012

Cinciallegra - cinciarella - cincia bigia...


... merlo - gazza - picchio muratore - fringuello - ghiandaia.
Vanno avanti così per tutto il giorno. Si litigano le arachidi, divorano grano, mais, sorgo e semi di girasole, consumano i biscotti e finiscono il pane. C'è sempre qualcuno che provvede a far fuori anche le briciole che cadono a terra, e a sera non resta più niente. Niente!
Quelli sono porcelli con le ali, altroché!
E se è vero che la cinciallegra mangia ogni giorno una quantità di cibo pari circa al suo peso, le mie, che sono all'ingrasso, arriveranno a pesare chili, e a mangiare quintali, e pesare tonnellate, e così via in una strabordante spirale distruttiva.
Poco poetico forse?

(Musica: Mogway, I know you are but what am I?)

14 gennaio 2012

pagina 24

<< Poi cambiò tutto. Durante la guerra ci fu l'inferno in terra e io non avevo niente. Avevo lasciato la mia famiglia, sai. Scappavo sempre, giorno e notte, perchè i tedeschi mi stavano alle calcagna. Se ti fermavi eri morto. Il cibo non bastava mai. Mi ammalavo sempre di più a forza di non mangiare. Non solo ero pelle e ossa. Avevo piaghe in tutto il corpo. Facevo fatica a muovermi. Non era un granchè mangiare dai bidoni della spazzatura. Mangiavo quello che gli altri non erano disposti a mangiare. Se ti adattavi, potevi sopravvivere. Io prendevo tutto quello che riuscivo a trovare. Mangiavo cose che non ti direi mai.
[...] Il peggio arrivò verso la fine. Moltissime persone morirono proprio alla fine, e io non sapevo se avrei resistito un altro giorno. Un contadino, un russo, Dio lo benedica, vide in che stato ero, entrò in casa e ne uscì con un pezzo di carne per me.>>
<< Ti salvò la vita. >>
<< Non lo mangiai. >>
<< Non lo mangiasti? >>
<< Era maiale. Non ero disposta a mangiare del maiale. >>
<< Perchè? >>
<< Che vuol dire perchè? >>
<< Come? Perchè non era kosher? >>
<< Certo. >>
<< Ma neppure per salvarti la vita? >>
<< Se niente importa, non c'è niente da salvare. >>

(Jonathan Safran Foer, Se niente importa)

13 gennaio 2012

Heart of Chambers



(Senza commento). Per il bisogno di mettere del suono là dove si insinua il pensiero. (Questo non è un commento).

(Beach House)

11 gennaio 2012

Ghiandaia marina pettolilla


Ho provato a smontarla, ma ancora non capisco come funzioni. Da che si produce l'incanto?

6 gennaio 2012

e sulle chiocciole

Vaso

Non so se si possa definire riciclaggio, perché a ben pensare queste chiocciole (decedute per cause naturali) avevano abbandonato i loro gusci nella terra, tra le foglie, dove si sarebbero pian piano frantumati, sgretolati, polverizzati, e trasformati in qualcosa di utile senza che qualcuno (io) si mettesse in mezzo. Diciamo soltanto che un certo mucchietto di gusci ha fatto una fine differente (per ora). Chissà quanto impiegherà a diventare polvere pure lui.

4 gennaio 2012

Ancora sulle capre

...o forse è sul dialetto bolognese, o sui ricordi d'infanzia, o sull'incedere speciale di certi girotondi di parole.

It cævra?
Sa san cævra?
Se ch' a san
Æt el côren?
S' ai ho el côren?
Sè ch' alj ho,
Duv' alj at?
Duv'alj ho?
In mæz al zocc,
Quant' in æt?
Quant' ai n' ho?
Fâi i cont,
Tragg in pont.

1 gennaio 2012

Microscopia



altre immagini qui

Passavo in rassegna tutto quello che avrei potuto fare, minuscola, in uno sconfinato parco di divertimenti giga-mega-sovra-dimensionati. Con questo pensiero alla mente mi sono assopita più volte felice.