Oggi ho appreso che mi sto avvicinando all'infinito.
O è l'eterno?
Comunque si tratta di qualcosa di vasto. Buffo come un fatto del genere non lo si impari dopo una decina di birre o in seguito a una visione mistica ma dalla scritta sul muro di una libreria. Qualcosa del tipo: chi compra più libri di quelli che riesce a leggere ... e poi la storia dell'avvicinarsi (o simile) all'infinito (o eterno). Da compratrice depresso-compulsiva di libri la prima parte della frase cattura tutta la mia attenzione quando arriva questa faccenda dell'infinito eterno che mi appaga per un paio di nano secondi prima di palesarsi come concetto senza senso alcuno. Forse se ricordassi le parole in maniera esatta potreste aiutarmi a decifrarla, purtroppo non ho avuto il tempo di appuntarla. Ad ogni modo se siete in quei di Bologna e capitate da Feltrinelli potete indagare presso l'esemplare originale.
Personalmente aggiungo che la parola, Anonimo, sotto il testo della frase mi ha fatto riflettere. Suonava molto come "il signor Feltrinelli si è inventato questo slogan per vendere più libri, ma ve lo vuole rifilare come meditazione autentica di un qualche autentico filosofo misterioso, per vendere ancora più libri".
Non dovesse essere così, se il signor Feltrinelli sa qualcosa riguardo a me e a questo infinito che mi attende è pregato di contattarmi.
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