2 ottobre 2010

Mimetismo

Ero distaccato; ero impassibile; ero un santo. Ero, o così credevo allora, nella stessa posizione di quelle farfalle sudamericane che, essendo indifese, imitano nel loro aspetto le specie più numerose tra le quali vivono: più propriamente, le cosiddette <<nauseanti>> danaidi, il cui cattivo sapore e odore le mettono relativamente al sicuro. Almeno quando camminavo per le loro strade, dovevo fingere di somigliare a tutte le altre farfalle: ma in cuor mio sapevo di appartenere a una specie del tutto diversa, forse meno nauseante.

(John Barth, L'opera galleggiante)

Tizia talvolta si sente diversa, ma non è affatto certa d'essere meno nauseante. Vorrebbe che qualcuno l'assaggiasse per dirglielo.

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