25 novembre 2010

DFW

[...] come gli fosse sempre sembrato il tipo che fa colpo e che è sempre a suo agio nel mondo, una persona vera e vitale e non quell'ombra o parvenza di persona titubante, pateticamente impacciata che David Wallace sapeva di essere all'epoca. Il tipo baciato dalla fortuna che viaggia sulla corsia preferenziale e che, nella migliore tradizione umana, David Wallace aveva all'epoca immaginato come felice e irriflessivo e per nulla ossessionato da voci che gli insinuavano che in lui c'era qualcosa di profondamente sbagliato che non c'era in nessun altro e che doveva sprecare tutte le sue energie e tutto il suo tempo nel tentativo di capire cosa fare e cosa dire per passare per un maschio americano anche solo marginalmente normale o accettabile

(David Foster Wallace, Oblio)

Ho letto la pagina e mi sono commossa. Lì sull'autobus, in mezzo alla gente.
Per me è così facile amare quest'uomo.
Mi rammarico veramente di non avere parole migliori per dirlo.

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