8 marzo 2011

asdfghil

Tizia si allena a battere alla tastiera senza guardare le dita. Considerando le lettere che per ora padroneggia, può scrivere con una certa fluidità:


gli dissi la fila di gigli gialli ha di lilla la dalia
la glassa falsa sa di salsa
allaga la sala di saggi assilli
fili di giada fissi alla figlia
laghi fidi asili di afa
faggi di ghiaia
ghisa

Capirete che Tizia (d'ora in avanti Gisia) non può concedersi deviazioni dal metodo, quindi si darà alla poesia ermetica, almeno fino a quando non avrà terminato l'apprendimento (o per il resto della sua vita, se la cosa le aggrada).

2 commenti:

Lothiriel ha detto...

Sai che io scrivo praticamente senza mai guardare le dita?
(anche ora, in effetti)
Al massimo mi tocca di dare un'occhiata per trovare le lettere accentate, per il resto non ho grandi problemi... anche se non ho la più pallida idea di come sia possibile. Probabilmente una sorta di "memoria" delle dita... insomma, qualcosa che viene dalla pratica...

Tizia ha detto...

In effetti credo ci riescano in molti, alcuni dicono che basta la pratica, ma a me non viene spontaneo (perché sono rotta :D). Ogni tanto posso staccare gli occhi dalla tastiera e le dita continuano a scrivere, ma se non opero un controllo visivo mi perdo in brevissimo tempo. Ah ma imparerò!