Mal di testa.
Il titolo della tesi che ancora non ho mi sta già facendo impazzire. Domani mi aspetta un'altra botta di realtà, ancora professori, Bologna rovente. Non so nemmeno cosa augurarmi, non vorrei essere qua e neppure altrove, non riesco a gestire i miei desideri, alcuni mi sovrastano, altri svaniscono lasciandomi afflosciata sul pavimento come un burattino senza fili. Cerco di creare pensieri nuovi: voglio nuotare nell'oceano. Non voglio nuotare nell'oceano.
Tento combinazioni inedite.
Come le scimmie messe a battere i tasti di una macchina da scrivere prima o poi comporranno un'opera di Shakespeare, così le scimmie messe a intrecciare casuali relazioni tra i neuroni del mio cervello riusciranno a costruire un pensiero felice.
Nel frattempo ecco spiegato il mal di testa.
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