1 settembre 2013

Giorno dopo

Il difficile non era lì dove si poteva supporre di trovarlo tra calici levati e scarpe danzanti, il difficile è scivolato sotto al letto e mi ha scossa alle 5 del mattino quando la banalità di una stanza vuota è tanto spaventosa e il volume del mio corpo nello spazio un ingombro insopportabile. Ho desiderato qualuno da svegliare allora, un orecchio a cui confidare con urgenza quello che, alla luce del giorno, sarebbe stato impossibile dire.

2 commenti:

Lothiriel ha detto...

Ecco, magari non svegliarmi alle cinque di mattina, però se ti va di parlare io ci sono - basta che mi mandi una mail, oppure troviamo un momento per una telefonata o per vederci di persona. :)

Tizia ha detto...

Ed eccomi qui a rispondere all'1:22 di notte. Magari evito di chiamare anche a quest'ora, comunque grazie.