28 settembre 2013

A teatro

E mentre la gente, in attesa che lo spettacolo iniziasse, scambiava commenti su questo non molto noto pittore - o era architetto? - viennese - Hundertwasser mi pare - una Tizia - sì era anche architetto - in ascolto, inorgogliva per il contagio di cui fu casuale causa.


22 settembre 2013

Lacerto di mirabolanti avventure

Ivi illustrate dalla mia compagna di serraglio che fu più celere di me nel dargli immagine e parola.

11 settembre 2013

Fino a quando prenderemo l'aeroplano sopra al mare



(Neutral Milk Hotel, In the Aeroplane Over the Sea)

Finchè ho potuto l'ho avuto accanto intrufolandomi tra le sue braccia e ho tenuto il conto di ogni volta che l'ho visto, perchè è così che ci si comporta con le cose belle e - perdonate - proprio non c'è altro da fare.

And one day we will die
And our ashes will fly from the aeroplane over the sea
But for now we are young
Let us lay in the sun
And count every beautiful thing we can see
Love to be
In the arms of all I'm keeping here with me

2 settembre 2013

Cadaveri amati

Quella domenica 18 agosto è, fra i giorni della mia vita, uno dei tre o quattro che mi recito da cima a fondo, quando voglio cercare di raggiungere l'estasi di rivivermi. Mi spiego: io col passato ho rapporti di tipo vizioso, e lo imbalsamo in me, lo accarezzo senza posa, come taluno fa coi cadaveri amati. Le strategie per possederlo sono le solite, e le adopero tutt'e due. Dapprincipio mi visito da forestiero turista, con agio, sostando davanti a ogni cocciopesto, a ogni anticaglia regale; bracconiere di ricordi, non voglio spaventare la selvaggina. Poi metto da parte le lusinghe, l'educazione, lancio a ritroso dentro me stesso occhi crudeli di Parto, lesti a cogliere e a fuggire. Dagli attimi che dissotterro - quanti ne ho vissuti apposta per potermeli ricordare! - non so cavare pensieri, io non ho una testa forte, e il pensiero o mi spaventa o mi stanca. Ma bagliori, invece... bagliori di luce e ombra, e quell'odore di accaduto, rimasto nascosto con milioni d'altri per anni e anni in un castone invisibile, quassopra, dietro la fronte... Sento a volte che basterebbe un niente, un filo di forza in più o un demone suggeritore... e sforzerei il muro, otterrei, io che il Non Essere indigna e l'Essere intimidisce, il miracolo del Bis, il bellissimo Riessere...

(Gesualdo Bufalino, Diceria dell'untore)

1 settembre 2013

Giorno dopo

Il difficile non era lì dove si poteva supporre di trovarlo tra calici levati e scarpe danzanti, il difficile è scivolato sotto al letto e mi ha scossa alle 5 del mattino quando la banalità di una stanza vuota è tanto spaventosa e il volume del mio corpo nello spazio un ingombro insopportabile. Ho desiderato qualuno da svegliare allora, un orecchio a cui confidare con urgenza quello che, alla luce del giorno, sarebbe stato impossibile dire.