30 agosto 2012

Happy ending

Di lui so che mi vorrà più bene nel ricordo di quanto me ne avrebbe potuto volere - e probabilmente di quanto me ne abbia mai voluto - standomi realmente accanto.

29 agosto 2012

Accaduto a luglio e pubblicato ad agosto

Ci siamo tutte emozionate quando la ragazza con la grossa macchina fotografica è sbucata dalla folla chiedendoci uno scatto per la rivista Snap. Noi (già euforiche di musiche e lustrini) abbiamo cercato di sfoggiare il migliore dei sorrisi. Poco importava che nessuna conoscesse il nome della rivista, con addosso i panni dell'odalisca puoi sempre fingere un fuggevole episodio di divismo e divertirti come non mai.

21 agosto 2012

U_U

Ho appreso che il mio charme funziona ancora.
Benone, forse un giorno riuscirò finalmente a indirizzarlo.

P.S. tanti auguri a me 

19 agosto 2012

Articoli di lusso per la cucina

Qualcuno è capitato nel mio blog usando come chiave di ricerca presine capriolo.
Non so se essere più divertita dall'accoppiata di parole, o dal fatto che essa conduca qui. Sono piuttosto certa di non aver mai menzionato le presine di capriolo (fino ad ora).

12 agosto 2012

Rue des Cascades

Da un paio di giorni non ascolto altro che la musica di Yann Tiersen, si vede che ne ho bisogno a un qualche livello inconscio (a proposito di inconscio, stanotte ho inanellato una serie di sogni, tra cui la neve d'estate, e non è la prima volta, e chissà che significa allora).
Pertanto, mi assento per un breve periodo (causa vacanze) e vi lascio a lui. 
Stavo per chiudere con un bacio, ma che mi viene in mente!? (si vede che ne ho bisogno a un qualche livello inconscio).




(Yann Tiersen, Rue des Cascades)

10 agosto 2012

Qualcosa sulle Olimpiadi

Avremo anche perso la partita, ma il commento tecnico della pallavolo è un piccolo capolavoro di acrobazia linguistica. Spettacolare Lucchetta.

4 agosto 2012

Per un paio di scarpe

Quando esco di casa vengo presa dall'idea che potrei incontrarti, sebbene la cosa sembri alquanto improbabile, e un po' ridicola, ora che ne parlo. Gli sconosciuti, là fuori, hanno spesso qualcosa che ti somiglia, e certi mi fanno sussultare, come se tra l'essere te e il non essere te potesse esistere un qualche grado intermedio, un'approsimazione. Per esempio il ragazzo che ho notato in treno tornando da Venezia di sbagliato aveva soltanto le scarpe (e dato che mi ci sono volute parecchie occhiate per capirlo potete immaginare cosa stesse accadendo nel frattempo al mio battito cardiaco). Non è previsto un premio per esserci andata vicino?