30 settembre 2010

Libro al rovescio

Ho comprato un libro.

C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
(di Efraim Medina Reyes)

Sinceramente qualche dubbio sul fatto che possa realmente piacermi io ce l'ho, ma QUEL titolo capite? Potevo io lasciare quel libro con quel titolo su quello scaffale, voltarmi e uscire dalla libreria?
Sta già facendo effetto, lo sto amando senza averlo letto, anzi potrei non leggerlo affatto. Forse il romanzo sta tutto lì: "C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo." Fine. E il resto è titolo, da pagina 9 a pagina 173, messo dentro perché troppo lungo per una copertina.

28 settembre 2010

La verità ti renderà libero. Ma solo quando avrà finito con te.

(David Foster Wallace, Infinite jest)


Continuo a ripetermelo oggi.

27 settembre 2010

Cuore

Ci sono giorni in cui il cuore di Tizia non funziona: non è lieve e gentile, ma smarrito e soggetto a improvvisi terrori. A sentirlo battere c'è da chiedersi cosa l'abbia ridotto così. Forse la paura del buio, sepolto nei recessi oscuri del petto pare non desideri altro che venirne fuori. Un animale impazzito che si getta con disperazione contro le sbarre della gabbia fino a perdere il pelo e le piume, fino a rimanere soltanto quel coso nudo e paonazzo e ferito, quel coso "like a chicken with its head cut off...".

26 settembre 2010

Non so più fare le bolle di sapone

Provo con un soffio leggero, col bastoncino inclinato, dal foro piccolo, da quello grande, a labbra strette, sbuffo, fiato, agito, e intanto sgocciolo ovunque. Nessun risultato, la bastarda non intende gonfiarsi.

Non so più fare le bolle di sapone.

La cosa mi lascia perplessa. Ci vorrà una tecnica precisa mi dico, allenamento, studio, calcolo. Forse un manuale. Mi volto: il bimbo affidato alle mie cure fa capolino da dietro un schermo di sfere iridescenti. Le manine saponose che stringono il barattolino saponoso appena sotto un sorriso saponoso.

Allora capisco. Non sono io, è colpa loro, delle bolle.

Le mie bolle sono rotte.